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Lagonosticta senegala
altri alimenti di origine vegetale, piccoli in-
vertebrati e piccoli insetti.
Si tratta di uccelli diurni e piuttosto timidi ma
vivaci, che si muovono in coppie o (all’infuori
del periodo riproduttivo) in gruppi di una de-
cina d’individui, a volte in associazione con
altre specie affini, passano la maggior parte
della giornata al suolo o fra l’erba alta alla
ricerca di cibo.
Nonostante si tratti di uccelli tendenzialmen-
te stanziali, sono state osservate migrazioni
stagionali anche di una certa entità, special-
mente da parte dei giovani appena allonta-
natisi dal nido, sia a livello che nomade.
Il periodo riproduttivo, coincide con l’inizio
della stagione secca. Il maschio corteggia
insistentemente la femmina col tipico ballet-
to, tenendo un filo di paglia o una piuma nel
becco oppure avvalendosi del suo canto.
Terminato tale rito, la femmina sposta la
coda lateralmentee per consentire l’accop-
piamento.
Entrambi i sessi costruiscono il nido esso ha
una forma di una sfera cava di erbe sciolte,
radichette, paglia foderato di piume e mus-
chio, costruito di solito tra, l’erba alta o in un
cespuglio.
La deposizione varia da 4 a 6 uova bianche
che vengono covate sia dal maschio che da-
lla femmina, dopo due settimane avviene la
nascita dei pullus che vengono accuditi da
entrambi i partner. A tre settimane dalla nas-
cita lasciano il nido, ma talvolta vi ritornano
ancora per qualche tempo, particolarmente
di sera, per poi divenire totalmente indipen-
denti dopo circa due mesi allontanandosi de-
finitivamente.
In ambiente controllato si riproducono sia in
gabbie da cova sia in una voliera, preferibil-
mente, munita di piante ma non sopportano
il freddo per cui l’ambiente deve essere ade-
guatamente confortevole.
Vanno alimentate con un mix di semi per uc-
celli esotici, spighe di panico, pastone all’uo-
vo, di tanto in tanto un poco di pastoncino a
base di insetti, grit e sali minerali a disposi-
zione; del cibo vivo all’epoca della schiusa.
Non sono esigenti in quanto al nido, infatti si
sono ottenuti risultati sia in nidi artificiali a
cestino che in cassette chiuse o semiaperte e
talvolta in presenza di vegetazione costruis-
cono il nido nel cespuglio se folto.
Materiale idoneo per la costruzione del nido
la fibra di cocco, sisal, juta, piumette morbi-
de e steli d‘erba. (In commercio è possibile
reperire un misto di materiale per la finitura
del nido).
Una coppia in buone condizioni e con l’ac-
cortezza e l’esperienza dell’allevatore può
avere diverse nidiate all’anno, ma è consiglia-
bile che abbiano non più di due per stagione
per non nuocere alla salute ed alle condizio-
ne dei riproduttori.
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